Mitezza del tramonto

La luce tenue del tramonto mi fa pensare a uno stato di benessere, di quiete: pochi rumori, il sole tiepido sul viso mentre contemplo i miei ciliegi: quello bianco che promette frutti polposi e quello rosa da fiore che per il tempo breve della fioritura è uno spettacolo. Dopo una mattinata di corsa, adesso è facile rilassarsi. Ripenso a quanto letto ieri su Il Corriere, pag. 27: Bisogna insegnare la mitezza, titolo che introduce il saggio edito da Einaudi intitilato Mitezza, dello psichiatra 92enne Eugenio Borgna. Intanto complimenti all’autore che si mette in gioco alla sua rispettabile età e ancora complimenti per portare alla ribalta uno stato, un modo di essere che sembra sparito in questi nostri tempi convulsi. Nell’intervista, l’autore sostiene che la mitezza è contagiosa e se ne trovano esempi nei classici letterari, dai Vangeli a Dostoevskij. Mi riprometto di andarli a rivedere. Ma nella realtà, quante persone miti conosciamo? Faccio mente locale e vedo nebbia. Neanche farlo a posta, la pagina successiva del quotidiano è dedicata ai CSV (Centri di Servizio per il Volontariato), ovverosia centri per le persone violente che vogliono guarire dal problema che è l’esatto contrario della mitezza, intesa come ‘benevolenza, clemenza, dolcezza, indulgenza, mansuetudine”, suoi sinonimi. Certo è una buona cosa che ci siano i centri. Meglio ancora sarebbe non averne bisogno. Forse sarebbe opportuno insegnare la mitezza dapprima in famiglia e poi sui banchi di scuola, richiamandola nelle varie fasi della vita… in quanto motivi per perderla, strada facendo se ne incontrano di sicuro. Ho conosciuto almeno un paio di persone miti, due anziane donne passate a miglior vita, di quelle che non cercavano visibilità neanche nel privato. Mi auguro abbiano lasciato in eredità la loro mitezza, dolce e tenue come il tramonto a primavera.

6 pensieri riguardo “Mitezza del tramonto”

    1. Hai ragione, Lucia! Ho pensato a delle persone andate, mentre per fortuna ce ne sono in carne e ossa che sono rappresentati di mitezza: tu ci stai proprio bene, con questo stato che è anche uno stile di vita! Complimenti!

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  1. Sì, la Mitezza è ancora presente. Essa è una qualità importante che può essere esercitata da tutti noi nelle nostre relazioni con gli altri.
    Noi, vecchi, stiamo vivendo; spero continui, e abbiamo vissuto la nostra vita in uno stato, meglio una regione geografica del mondo come viene descritto Continente, che per me non è giusto in quanto ne manca un pezzo dove manca la battaglia, la guerra, dal lontano 1945. Prima di quel periodo anche da noi cento anni fa, la mitezza non era molto valorizzata e spesso non era considerata una qualità preziosa. Le persone erano più restie a mostrare gentilezza e comprensione verso gli altri, solo tra poveri e affamati veniva messa in atto.
    Le persone spesso erano più inclini a reagire con rabbia per difendere la propria vita e dei loro cari di conseguenza aggressività e situazioni frustranti o conflittuali erano sempre state presenti sino a 4.000 anni prima di Cristo
    Oggi, la mitezza è una qualità preziosa che viene vista in modo molto positivo.
    Bisogna guardare la realtà di quanti volontari ci sono impegnati in varie attività, mi ricordo solo quando lavoravo in ospedale ero sorpreso da quanta gente si offriva volontariamente per superare le difficoltà iniziando dai bambini e terminando con le ambulanze.
    La religione ha aiutato molto a valorizzare il rapporto con gli altri facendoci sentire parte dei bisogni di chi ci circonda. Anche il totale cambiamento della cultura che sta portando il web.
    Il web ha cambiato la vita di tutti anche in modo di mitezza. Ha reso più facile comunicare con persone in tutto il mondo, come stiamo facendo noi, in pratica ci stiamo cambiando favori l’uno con l’atro anche se sono mentali ma potrebbero essere anche pratici, in più fornendo un accesso istantaneo all’informazione, ai servizi e all’intrattenimento. Ci ha anche dato l’opportunità di sfruttare nuove piattaforme di business, come i social media e le piattaforme di e-commerce. Inoltre, ha reso più facile la ricerca di lavoro e le opportunità di apprendimento, come risorse online gratuite o corsi online come faccio io con Inglese, Francese e Spagnolo.
    In definitiva, il web ha reso la vita di tutti più conveniente, più connessa e più ricca pertanto più ed esattamente ” mittezza”
    Le persone sono più aperte e disposte ad esprimere gentilezza e comprensione nei confronti degli altri. Le persone sono più inclini a risolvere i loro conflitti con diplomaticità e rispetto, anziché con rabbia e aggressività. Vedo mio figlio che purtroppo è divorziato da anni ma con ex moglie c’è ancora un rapporto bellissimo che aiuta i figli a crescere in armonia, cosa che non sarebbe accaduta 50 anni fa !!!
    Non sono d’accordo con Te Ada, secondo me c’è più mitezza adesso che allora

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    1. Sono contenta che la tua percezione sia diversa! Hai fatto bene a ricordare i volontari…sono dubbiosa sul fatto che il web avvicini le persone, perché molte che conosco io ne sono sopraffatte. Credo che tutto dipenda dall’uso del mezzo e dall’obiettivo che ci si prefigge. Io sono per natura ‘felina’ e mi guardo molto attorno, prima di agire. La lunga pandemia ha lasciato uno strascico di indifferenza ma anche chiarito le preorità. Tu hai colto gli effetti collaterali positivi che io vedo scarsi, rispetto ai danni. Comunque andiamo avanti, sperando di cogliere altre occasioni di dimensione civica. Grazie della testimonianza e buon pomeriggio!

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