Sul CORRIERE DELLA SERA odierno leggo l’articolo Victoria, ecco l’androide che partorisce dei robot “Formerà gli ostetrici”. Il nuovo simulatore dell’Uls respira, piange e parla. Contento il direttore generale Francesco Benazzi mentre il sindaco di Treviso Mario Conte si dichiara “orgoglioso di questa innovazione”. Chissà come reagirebbe mia madre – mancata nel 2007 – che faceva la levatrice, poi l’ostetrica condotta dei comuni di Cavaso e Possagno negli Anni Sessanta quando le donne partorivano in casa. Poi venne l’ospedalizzazione del parto. Tra le corsie dell’ospedale la nascita perse di poesia, pur garantendo il pronto intervento in caso di problematiche ai due soggetti del lieto evento. Io stessa chiesi di assistere ad un paio di parti, per farmi un’idea: non svenni, ma ricordo ancora l’emozione che dubito l’androide potrà provocare. Non sono contraria all’uso della tecnologia, per migliorare la vita e prevenire danni in ambito medico-sanitario. Dovendo sottopormi ad intervento di artoprotesi nel novembre 2021, io stessa scelsi di essere operata dal robot guidato dal chirurgo per ridurre la degenza in ospedale…ma la nascita è un evento così speciale che simularla da un androide diventa surreale. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano gli iscritti al corso di ostetricia, che vengono privati della naturalezza dell’evento che dovranno pure affrontare dal vivo. Per associazione, penso agli studenti che devono ‘dialogare’ con lo schermo, anziché con l’insegnante in carne e ossa. Non è che stiamo esagerando? Meno male che Alessandro D’Avenia, in un recente suo scritto sosteneva che il computer non riuscirà mai ad essere creativo, pur capace di svolgere un’enormità di operazioni. Mi appello all’aurea mediocritas (vale quanto equilibrio) del poeta Orazio e chiudo la porta alle esagerazioni tecnologiche. Salvo che non riescano a restituirci l’umanità.
Ma io mi domando !! I futuri ostetrici invece di esercitarsi con il robot,non è meglio vivano il parto in presenza così da imparare non solo l’ aspetto pratico ma pure il lato umano con annessi e connessi?💖💖💖 Però se l’ androide può aiutare ………
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Dubbio che condivido! L’esperienza sul campo è di sicuro più completa e umana. Se l’androide può fare al posto del libro…ma mi sembra in tal caso di spettacolarizzare l’evento e togliergli l’alone emozionante che merita. Ciao, grazie della costante condivisione, buon pomeriggio! 🧡
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Non penso che i futuri ostetrici vengano privati del parto vero e proprio. Quando studiavo per diventare infermiera ci facevano fare iniezioni ad una arancia e poi siamo passati al gluteo, al deltoide, al sottocute e via discorrendo.
Lo sai Ada che, ricorrendo oggi la giornata nazionale per la promozione della lettura, istituita nel 2009, pensavo scrivessi un post su questo argomento. Mi sbagliai. Ciao.
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Ci avevo pensato, Martina! Poi sono stata sopraffatta da quest’altra notizia perché si collega a un argomento vicino al mio futuro romanzo. Comunque simpatica l’iniezione sull’arancia, poi sul gluteo eccetera! Lunga vita alla lettura, a chi la promuove e la consuma. Sereno pomeriggio! 🌺
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Mi viene sempre in mente mio nonno e immagino cosa direbbe di fronte ai robot che aiutano i medici in tutti i sensi.
Direbbe: il signore non permette di fare queste cose in quanto il corpo è una sua creazione e non una nostra conoscenza !
Siamo nel 2003 e abbiamo sviluppato delle conoscenze date dalla ricerca scientifica, super straordinarie e siamo solo all’inizio. In questo momento mentre sto scrivendo abbiamo in Italia Global Security Operation centrale di Leonardo collegata con tutto il mondo per rassicurarci e assisterci nei pericoli del web.
Oggi tutto è connesso nella rete ed i cybercriminali possono quindi infiltrarsi nei computer, nei smartphone, nelle antenne, cavi sottomarini che portano dati per non dimenticarci dei satelliti pertanto Ada stai usando il web per tutto, compreso il cappuccino con brioche.
Mia nipote Elena 24 anni Ha fatto l’ultimo appello universitario ed è stata promossa con bei voti, a cui ho assistito, proprio per lo studio della tecnologia operatoria con robot, è diventata Dottoressa Chirurgica; adesso ha altri anni per approfondire e poi ha la pratica, è una cosa eccezionale quello che ho visto.
Per quanto riguarda il pericolo che ci prende pensando come mio nonno è solo dato dalla incapacità di conoscenza.
Conosco un’amica che non poteva avere figli: ha potuto fare la fecondazione in vitro e il successivo trasferimento dell’embrione nell’utero, opera assoluta della scienza. Così è diventata MAMMA e la felicità è stata tale che l’ha ripetuta ed adesso ha un bambino e una bambina, come si fa a non entusiasmarsi per la scienza e la ricerca.
Questa mia Amica senza la ricerca e conoscenza non sarebbe mai diventata Mamma e come ti ho detto è solo l’inizio.
Purtroppo viviamo un momento in cui l’uomo è sempre incosciente del regalo della vita, nonostante le sue superlative capacità intellettuali, spero che non distrugga quello che abbiamo raggiunto
La stessa cosa vale per il parto assistito dal robot che va ad agevolare ma non sostituire gli ostetrici dando sicurezza in quanto si vede l’utero e la posizione perfetta del bimbo, per non valutare il cesario.
Secondo me non capire internet vuol dire non capiree il mondo. Coloro che non comprendono Internet possono faticare a stare al passo con le attuali tendenze e tecnologie. Comprendere Internet significa essere in grado di utilizzare le sue applicazioni, come i social media, la posta elettronica e i motori di ricerca, per trovare informazioni, comunicare e interagire con gli altri come stiamo facendo noi. Significa anche essere consapevoli delle sfide che porta con sé e delle opportunità che offre. Ciò comprende l’importanza di una buona sicurezza informatica, la consapevolezza delle privacy online e l’uso responsabile dei dispositivi digitali.
Per ogni cosa c’è un pro e un contro, dipende dalle nostre mentalità e da quello che vedo non ho molta speranza, ma mi affido ai giovani
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È un atto di fiducia affidarsi ai giovani riguardo l’uso delle tecnologie informatiche. Anche riconoscere gli innegabili progressi compiuti dalla scienza, specie in ambito medico. Essere consapevoli del regalo della vita dovrebbe essere prioritario…ma pare trascurato. Tempi duri, c’è un pro e un contro per ogni cosa, come hai bene evidenziato. Incrocio le dita e spero che non siamo pensatori solitari! Ciao, buon pomeriggio 🖐️
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Erano anni che non sentivo più parlare dell’aura mediocrità!
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Da intendersi però come equilibrio, equidistanza…non come mediocrità/superficialità: lo preciso perché qualcuno non confonda, non certo per te, professore! Buona serata!👋
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