Attualità…scolastica

Dopo un paio di post ameni, sento il richiamo dell’attualità che è uno dei temi del blog. Iniziare la settimana parlando di scuola può sembrare una deformazione professionale: chiedo venia, dato che ci ho lavorato per oltre trent’anni. Mi scombussola l’articoloTreviso, sospesi dieci alunni nella stessa classe. Un consiglio straordinario li ha puniti per insulti razzisti, offese ai professori e video girati durante le lezioni. Penso ai colleghi in servizio, soprattutto a chi si trova quasi in dirittura d’arrivo e conta quanto manca per andare in pensione. Anch’io a suo tempo mi sono trovata in situazioni difficili, ma non con un concentrato di problemi in un’unica classe. In una classe terza media di 27 alunni, cinque erano molto indisponenti e tre di questi non furono ammessi all’esame di stato, per insufficienze varie e condotta scadente. In un altro istituto, frequentato da soggetti con situazioni familiari fragili, uno studente aveva come obiettivo quello di farsi espellere…per tornare a casa! Una scelta che al momento mi parve inverosimile, ma col senno di poi compresi le sue ragioni. Un giorno convocai la madre di un ragazzetto che bestemmiava disinvoltamente in classe, temendo che negasse; invece lei candidamente ammise che il discolo lo faceva anche a casa. Adesso avrà trent’anni e chissà se ha smesso. Un proverbio veneto dice che Coi ani se fa i cristiani e sono propensa a ritenere che sia abbastanza vero, ma non del tutto e non per tutti. Dipende da cosa succede dopo. Scritte irrispettose sui muri della scuola contro questo o quel docente, me compresa non sono mancate, ma non di gravità insostenibile. Negli ultimi tempi la situazione è degenerata, causa il malessere diffuso un po’ dappertutto: in famiglia, nella società, nelle relazioni. Mi auguro che la scuola, luogo eletto per l’educazione e l’istruzione, trovi la forza di autorigenerarsi anche attraverso il ripristino del rispetto che si deve al luogo DOVE I GERMOGLI DIVENTANO FIORI.

10 pensieri riguardo “Attualità…scolastica”

  1. Malessere e violenza nella scuola sono una realtà che purtroppo spesso va sottovalutata. Nonostante l’impegno degli insegnanti e degli altri operatori scolastici, i problemi legati alla violenza e al disagio nella scuola sono in aumento. Si tratta di un fenomeno complesso che dipende da molteplici fattori, tra cui: l’inadeguatezza dei sistemi di valutazione scolastica, una carenza di servizi di sostegno e di inclusione sociale, una mancanza di comunicazione tra gli studenti, tra insegnanti e studenti e tra genitori e scuola, una scarsa sensibilizzazione degli studenti su temi quali l’educazione, le relazioni interpersonali, la legalità, l’integrazione, la prevenzione della violenza ma soprattutto la tutela dei diritti umani

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  2. Tutto questo da quello che sento da mio nipote che fa la terza superiore, sembra che il rapporto con gli insegnanti sia veramente difficile, secondo lui agli insegnanti non frega niente degli alunni. Non voglio tirare conclusioni in quanto non sono direttamente consapevole, so che gli inseganti li vedevo come il mio punto di riferimento e mi rivolgevo a loro avendo risposte e indicazioni, ma sembra che questo adesso non sia possibile

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    1. Adesso è più difficile comunicare, ma mi auguro che tuo nipote abbia espresso una valutazione per eccesso! Anch’io, come te li consideravo dei’fari’, nonostante non fossero tutti meritevole di considerazione. Non a caso ho dedicato i miei due ultimi libri al mio prof di liceo e al mio maestro di quinta elementare. Viviamo tempi complessi e tutto si è complicato, sia educare sia apprendere. Santa Scolastica ci dia una mano! 🍀

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  3. Sono contenta di essere in pensione non avrei retto con questo tipo di atteggiamenti ….. sono sempre dell’ idea che la colpa è dei genitori ,se i ragazzi al giorno d’ oggi si comportano così!!!!!🤔🤔🤔

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    1. La penso come te, non so come mi sarei comportata io in questa situazione complicata…meno male che ne sono fuori! Ciao, dopo devo chiederti una cosa per la presentazione…che forse salta! 🙄

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  4. Non mi stupisco. A sentire i ragazzi loro sono sempre innocenti.anche quando ti fermi quando stai parlando con loro in modo che si rendano conto che li guardi e aspetti perché le loro menti sono altrove. Tu puoi chiedere di ripetere quancosa di quello che dicevi. Nulla, il vuoto. Poi ti dicono che non avevi mai spiegato quello che hanno scritto nel quaderno con te magari due mesi prima. Queste sono le cose preoccupanti. La mente di questi tagazzi e2stanca e piena di altre cose non scolastiche.

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    1. Preoccupante che la mente dei giovani sia stanca agli albori della vita! Chissà che chi ne cura lo sviluppo – non solo fisico – riesca a buttare via un po’ di zavorra, dando il buon esempio. D’altronde nessuno ha la bacchetta magica e anche i giovani devono assumersi le responsabilità riguardo il loro futuro. Solidarietà ai docenti e auguri agli studenti!🍀

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