La natura si risveglia

Quando apro il balcone che affaccia sulla zona a sud della casa destinata all’orto scopro fiorite le estremità dei rami del vecchio albicocco: uno spettacolo! Sullo sfondo azzurro del cielo, fiori rosati si cullano sui rami come neonati benedicenti. I primi giorni di marzo la temperatura è ancora rigida, ma nel mio giardino le piante da frutto sono in agitazione. L’ albicocco fiorisce per primo. Il susino, il ciliegio e il melo seguono a ruota. L’ anno scorso la pianta da me amata ha donato una quantità inimmaginabile di frutti polposi, con cui ho realizzato molta marmellata. Adesso che ci penso, in congelatore ho dei sacchettini con i frutti denocciolati con cui guarnire delle torte, da mettere in agenda. Quest’anno la produzione potrebbe essere al ribasso, ma già la fioritura è un conforto: fiori e frutti è anche un argomento del blog dove confluiscono osservazioni pari a quella in corso. L’ albicocca è anche il mio frutto preferito, di un bel arancione acceso. Ma ritorno ai fiori, di un tenue color rosa. Ne ho anche di plastica, nascosti in qualche scatolone, che usavo per decorare la casa… quando non avevo una casa e abitavo in appartamento. Si parla di oltre vent’anni fa. Con l’esperienza che mi sono fatta da ‘proprietaria’ sostengo che la parte più importante del mio abitare sta fuori, dove regnano piante e fiori, su cui si rincorrono Fiocco, Pepe e Grey. Ma che anch’io mi godo, sotto al glicine, discreto protettore delle mie letture e scritture. Non vedo l’ora che la temperatura si alzi e di trasferirmi, di pomeriggio nel mio posto dell’anima. Al glicine, personalizzato, avevo anche dedicato dei versi, appesi ad un rametto. Una burrasca li ha portati via, ma li ho conservati nel cuore del computer. Una volta o l’altra li faccio riemergere.

6 pensieri riguardo “La natura si risveglia”

  1. Care Ada e Lucia vi devo dire che è fiorito anche il mio “pirus”, non ricordo il suo nome scientifico, ed è molto bello.
    Cari saluti.
    Guardate campionati europei di atletica leggera? Sono in corso da Istanbul.

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  2. Il piacere della primavera si può sentire in molti modi. Si può godere delle giornate più lunghe e del calore del sole, che porta una sensazione di benessere e di leggerezza. Si possono respirare gli aromi delle piante in fiore, come i profumi di fiori di ciliegio, mandorlo e gelsomino. Si possono osservare i colori delle foglie e dei fiori che riempiono i giardini e i prati. Si può sentire il canto degli uccelli che si libra nell’aria. Si può ammirare il cielo azzurro intenso che si estende fino all’orizzonte. Si possono passeggiare nelle campagne e godere della vista dei campi di fiori in fiore anche se in questo momento vedo qualche margherita e molti fiorellini meravigliosi che li chiamo gli occhietti della madonna che donano al paesaggio una nota di gioia. Insomma, la primavera è una fase dell’anno insostituibile peccato che noi uomini non capiamo che la stiamo stravolgendo con le nostre necessità spinte a condizionare l’atmosfera la quale non gliene frega niente se un giorno arriviamo all’estremo dove se noi scomparissimo dalla Terra, ne conseguirebbero conseguenze devastanti. La vita sulla Terra sarebbe radicalmente modificata, poiché l’uomo ha avuto un impatto significativo sull’ecosistema e sull’ambiente.

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