La vita tra le macerie Tra le tante immagini drammatiche che giungono dalla Turchia e dalla Siria devastate dal terremoto, una le sovrasta: quella della neonata salvata dai soccorritori, ancora attaccata tramite il cordone ombelicale alla madre morta, insieme coi suoi quattro fratelli: fortunata? Non saprei dire, dato che è venuta al mondo ed è rimasta subito sola. Un’immagine straziante che toccherà il cuore di molte persone. Può darsi che l’ingresso nel mondo tanto drammatico consenta alla piccina di essere attenzionata e doppiamente amata. Dalla morte nasce la vita non è testimoniato solo dal seme che muore per germogliare, come succede al bruco per diventare farfalla: in questo caso la madre passa la vita all’ultima sua creatura che ne raccoglie il testimone… però che pena sapere che il passaggio sia avvenuto in modo apocalittico e irrevocabile. La foto della piccina estratta viva dopo 40 ore dalle macerie dell’edificio crollato in Siria ha già fatto il giro del mondo e chissà quanti altri bambini orfani dovremo piangere. Il bilancio provvisorio del terremoto in Turchia e Siria si aggira sui 15.000 morti, una cifra impressionante. Qualcuno viene estratto vivo dalle macerie dopo 72 ore dal sisma, mentre montano le critiche per il ritardo nei soccorsi e la mancata manutenzione degli edifici, alcuni sgretolatosi miseramente: storia vecchia, la prevenzione non è una priorità neanche da noi, che potremmo imparare qualcosa dai giapponesi riguardo la messa in sicurezza degli edifici. Tornando alla neonata siriana sopravvissuta alla madre che l’ha messa al mondo mentre moriva, non so come la chiameranno. Le starebbe bene il nome Speranza, con l’augurio che possa crescere in un mondo pacificato, liberato almeno dalla guerra se non si possono evitare i terremoti (la guerra civile in Siria è in corso dal 15 marzo 2011)
Hai toccato, e con coraggio, il problema del dolore non provocato dall’uomo. E quello della solidarietà.
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Grazie amico, con poche parole partecipi e conforti! 🌻
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Sarà l’ immagine che resterà nella storia ,la nascita di questa bambina nata tra le macerie mentre la madre moriva …….che triste però questa vicenda per lei e per i suoi fratellini rimasti orfani così tragicamente.🙏🙏🍼🍼
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Lucia, la piccina è rimasta l’unica viva della famiglia: morte le tre sorelle, il fratello, padre e madre! Si può essere così bersagliati dalla malasorte? 🙏
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Scusa ma non avevo capito che fosse l’ unica superstite.Grazie!!!
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Magari fosse vero che mi fossi sbagliata! Comunque non è il caso che ti scusi se la lettura è stata di corsa…so che oggi hai ben altro da fare! Ciononostante hai dato il tuo (doppio) contributo: grande! 🌻🌻
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17.000 mila morti ho sentito poco fa, in verità si tratta del fatto che la nostra terra è viva ed essendo attiva ci da la possibilità di beneficiarne per darci la continuità alla nostra vita.
Certo per noi poveri uomini e gli altri esseri viventi non abbiamo il modo di prevenire questi terremoti con conseguenze devastanti, causando danni a noi alle strutture ed edifici.
Conoscendo, grazie alla scienza, la tettonica a zolle che causa i terremoti, ovvero al movimento delle placche tettoniche sottostanti la crosta terrestre, dalla deformazione di una di esse o da una variazione della loro pressione; potremmo costruire in posti meno pericolosi, ma invece come sempre noi homos sapiens per ottenere il massimo nell’avere, nel sfruttare e nel possedere mettiamo sempre per prima la nostra ignoranza !!!
Le capacità mentali della neonata sono molto limitate, a fatica riesce a riconoscere i volti, ha bisogno di latte e di caldo e spero che non gli manchi, vista la situazione che stanno vivendo in quei luoghi dove la guerra è sempre presente tra gruppi sociali che non hanno le capacità di condividere ma vogliono solo sopraffare gli altri, in mezzo c’è la religione, la politica e l’appartenenza ad un gruppo etnico o un’altro. Basta pensare che Treviso era contro Padova o Bassano, prima contro Longobardi o Franchi, loro anche se sono nati prima di noi sono indietro di molti secoli anche se noi ancora non riusciamo a formare un’Europa unita.
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Insomma, la storia si ripete in posti e tempi diversi, esibendo la costante grettezza/ignoranza umana che privilegia il tornaconto materiale al benessere sociale. Non so cosa augurare alla piccina scampata alla morte, né agli altri orfani di guerra o d’amore, anche in società cosiddette “civili”. Mi aggrappo alla Speranza con la esse maiuscola, perché abbia pietà di noi! Ciao, buon pomeriggio nonostante le abbondanti brutture! 🍀
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