Carnevale 2023

Sento odore…di frittelle, crostoli e castagnole, i dolci tipici del carnevale. Veramente è già da un po’ che fanno bella mostra nel panificio locale, ma confesso che non sono molto attratta dal fritto e preferisco le creme. Ad essere sincera, non stravedo neanche per le maschere, i coriandoli e gli scherzi in generale. Salvo qualche eccezione che si distingua per cura e buongusto. Sento parlare di imminenti sfilate di carri allegorici nelle cittadine vicine, ma la cosa non mi tocca: mi spiace, non mi piace il baccano. Rimedierò seguendo quelli di Viareggio dalla poltrona. Però ho ricordo di quando mamma mi vestiva da fatina, nel quale personaggio non mi identificavo perché l’ho sempre detestata: troppo ‘costruita’, con la bacchetta ‘magica’ di plastica ed il cappello a punta! Molto meglio la zingara o chiromante, vestita quasi di stracci ma che sapeva leggere la mano! Poi c’è stato il tempo della geisha, tutta stretta nel chimono e con gli occhi bistrati, una simpatia per il Giappone che dura tuttora. In seguito ho smesso di calarmi nei panni di chicchessia, anche solo per una sfilata. Le maschere mi procurano disagio, le sento false. Forse non so stare al gioco. Anche mio figlio da piccolo non sopportava Arlecchino, talis pater/mater talis filius, esempio di trasmissione di gusto. Comunque, dopo la clausura emotiva imposta dalla pandemia, ben venga il recupero di una tradizione legata al periodo che precede la quaresima, durante il quale si rimedia agli eccessi con il digiuno. Credo che i più coinvolti siano i bambini, per la voglia di immedesimarsi in un personaggio – spesso dei fumetti o dei cartoon – a loro caro. Mi sovviene un aneddoto curioso: circa trent’anni fa, in tempo di carnevale ero all’ Upim con mio figlio, attratto dal costume di Aladino, che conosceva dalla tivù. Mi chiese con candore se il tappeto allegato volasse! Ovviamente sorrisi e mi dispiacque deluderlo. La fantasia va tenuta a bada…

8 pensieri riguardo “Carnevale 2023”

  1. Anche io non impazzisco per il carnevale .Lo festeggiavo solo quando a vevo i figli piccoli che si vestivano in maschera .Ammiro solo le bellissime maschere e costumi del carnevale di Venezia ,ma solo dalle foto o dalle immagini proposte in TV.Invece i dolci mi piacciono ,in particolare i crostoli. Ciao !!🥳🥳🥳🥳

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  2. Dai non credo a quello che leggo : quale non effetto di allegria e gioia non avvolge non solo il bambino ma tutta la gente ???
    Può essere deludente sentirsi così non devi sentirti obbligata a parteciparvi. Ci sono molte altre cose che puoi fare per divertirti durante il periodo di Carnevale. Ad esempio, puoi organizzare una festa a tema, guardare un film divertente, fare crostoli con le amiche partecipare a una gara di costumi . Inoltre, ci sono anche molte altre attività creative che puoi fare durante il periodo di Carnevale, come ad esempio realizzare decorazioni o addobbi per la casa o creare dei costumi originali. Divertiti e sperimenta qualcosa di nuovo!
    Bambini e Carnevale sono due cose che spesso vanno di pari passo. La magia e la gioia che il Carnevale porta alle famiglie è uno dei momenti più divertenti dell’anno. Per i bambini, è una grande occasione di divertirsi, di esplorare e di imparare a sentirsi eroi. Per i più piccoli, partecipare al Carnevale è anche un modo per incoraggiare la creatività e l’immaginazione. Se si scelgono giochi e costumi adatti alla loro età, i bambini possono davvero divertirsi e sperimentare qualcosa di nuovo.
    Ivano dai andiamo: era mio padre Eliseo che mi chiamava nei primi anni 60: Siamo pronti andiamo !!! Che meraviglia, che entusiasmo che energia fisica ma soprattutto morale che mi invadeva, mi caricava sopra al rimorchio che quest’anno rappresentava l’uomo delle nevi, mamma quanto grande; dove dentro c’era un adulto che muoveva braccia e testa…
    Già, mio padre e amici della (via diese) Meglio Piccola Russia lavoravano tutti i sabati e domeniche per preparare il carro allegorico a volte rappresentava un drago a volte un uomo cattivo, non ho mai visto angeli o madonne !!!
    Smontava il trattore e lo pitturava di nuovo, ogni anno, aveva il ford maior 55 uno dei trattori più grossi dell’epoca che era il suo vanto e con i bambini mamme e ragazzi si andava a quell’epoca per me, molto lontano anche a Treviso e in tutti i centri e di solito si veniva premiati con alimenti quasi sempre riferiti al maiale.
    No No no non si può rinunciare al carnevale…..

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    1. Sono contenta per te che ti porti dentro l’onda lunga della festa in maschera, con tuo padre Eliseo (bel nome) che ti caricava sul trattore Ford Maior 55 e tu ti sentivi speciale! Non ho ricordi altrettanto favolosi ma non schivo il divertimento, solo che per me risponde a reazioni/emozioni più intime e private, magari davanti a un quadro o a una fotografia. Per esempio oggi sono stata in passeggiata per viottoli con mio figlio, quasi quattro chilometri e ho fotografato i bucanese: bellissimi, sembravano là per me ed è stato un piacere, una piccola gioia. Poi ho girato la foto, per condividere la bella esperienza. Buon pomeriggio e oltre, ciao! 🌻

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    1. Martina ,i crostoli quando era carnevale li faceva no mamma e papà. Era una festa allora !! Mamma li friggeva e papà li tirava .Io con la rotella facevo la riga in mezzo e li mettevo nei vassoi.Quanto buoni erano ,non ti dico!! Ciao Martina!!

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