Spes ultima dea

Spes ultima dea. Oggi 26 gennaio, Giornata di preghiera per la pace in Ucraina, proposta da Papa Francesco; domani sarà la Giornata della Memoria per ricordare la Shoah e le vittime di tutte le guerre. Due date consecutive che contraddicono il detto “La Storia è maestra di vita”. Per riportare correttamente la frase di Antonio Gramsci: La storia è maestra, ma non ha scolari. Quindi gli errori si ripetono all’infinito, concetto espresso anche da diversi poeti. Evito di trattenermi in ambito letterario, a me più congeniale e ritorno all’invito del Santo Padre. E qua mi blocco, perché non sono abituata a pregare, nel modo convenzionale intendo. Però credo che farlo collettivamente sia una maniera quantomeno per riflettere ed interrogarsi sull’assurdità di un conflitto che non sembra risolversi. Al termine dell’Angelus di domenica scorsa, il Papa ha lanciato un appello a tutte le persone di buona volontà, perché elevino preghiere a Dio onnipotente, affinché ogni azione e iniziativa politica sia al servizio della fratellanza umana, più che di interessi di parte. Ecco, dubito che i politici coinvolti – Putin, Zelensky, Biden – siano persone di buona volontà. Ognuno ha ragioni da addurre per giustificare il suo operato; io mi intendo poco di politica e sono convinta di una cosa: le vittime sono sempre alla base della scala, anzi del sottoscala dove cercano scampo ai bombardamenti, talvolta perfino del ‘fuoco amico’. La diplomazia fatica a trovare una soluzione e intanto si allunga l’elenco dei morti, civili e militari, da una parte e dall’altra. D’altronde, cos’altro potrebbe fare il Papa, se non chiamare a raccolta i fedeli e chiedere a Dio di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono? Voglio sperare che anche i non credenti siano d’accordo sulla necessità di finire la guerra, entrata a gamba tesa in un panorama già compromesso dalla pandemia e dalla siccità. Non resta che incrociare le dita, sperare e pregare. 🙏

8 pensieri riguardo “Spes ultima dea”

  1. Io Ada,prego tutte le sere e tra le mie preghiere c’è pure la preghiera che rivolgo a Maria perché la guerra finisca al più presto Speriamo che la mia prece sia presto esaudita.Amen🙏🙏👋

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  2. E’: per me incompressibile capire questa incapacità di noi esseri umani, a cui ci diamo il nome di Sapiens oltrepassare il limite di mente della visione del presente del nostro essere.
    Capisco un bambino; è giusto che impari sbagliando,
    capisco gli adolescenti avvolti nel mistero del corpo e del mondo: ma gli adulti no; no non è possibile che non capiscono cosa sono , cosa valgono e soprattutto dove stanno andando !!!
    Dopo i bombardamenti in Ucraina, la tensione tra Washington e Mosca è nuovamente aumentata. Il presidente degli Stati Uniti ha minacciato di colpire ancora. Anche se non c’è stato un confronto diretto tra le due superpotenze, la situazione è ancora incerta e l’incertezza genera preoccupazioni. La comunità internazionale deve lavorare insieme per arrivare a una soluzione pacifica che includa tutte le parti coinvolte. È necessario che tutte le parti siano al tavolo delle trattative e che tutti si trasformino in essere Sapiens.
    Nonostante la sua posizione neutrale il Papa Francesco può fare molto,
    ma come è successo nell’ultima guerra contro gli ebrei fanno molto poco quasi niente se non dire pregate.
    E’ troppo comodo !!!
    Ha anche offerto di fare da mediatore tra le parti in conflitto ma qua non si tratta di fede ma di agire.
    Il papa può prendere l’aereo e andare nei posti di combattimento, parlare con i leader delle due parti in conflitto e cercare di convincere entrambe le parti a raggiungere un compromesso per la pace.
    La verità è che non è un Sommo Pontefice mandato da dio, ma un essere umano come noi, Inoltre, il papa può incoraggiare la comunità internazionale a fornire aiuti umanitari per aiutare i rifugiati e le persone colpite dalla guerra.
    Pensiamo solo che dal 1946 sono 77 anni che c’è la guerra tra Libano ed Israele………………..
    L’ho sempre detto e lo sostengo ” non siamo degni di questo mondo”

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    1. Il sommo pontefice ha i suoi limiti (anche legati all’età) e l’homo sapiens…ha perso la sapienza da un pezzo! Conciliare le parti bellicose: una parola, confidiamo che succeda, ma la vedo al momento piuttosto improbabile. Comunque ti do ragione su un punto: pazienza le intemperanze dei giovani, errare humanum est eccetera ma gli adulti non dovrebbero cadere negli stessi errori, specie se mettono in conto gli effetti e le conseguenze. Devo riconoscere che non ci meritiamo ciò che ci è stato donato, compresa la Libertà per cui tanti, prima di noi hanno dato la vita. Cerchiamo di non peggiorare le cose e teniamoci per mano, come dice una bella canzone di Sergio Endrigo (se ricordo bene). Grazie e sereno pomeriggio, per quel che si può! 🌻🍀🖐️

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  3. La guerra è proprio una gran brutta bestia. Di guerre ce ne sono di due tipi: la guerra e la difesa. La guerra è quella guerra in cui uno fa la guerra contro un altro. E la difesa è la guerra in cui qualcuno si difende dalla guerra di un altro. Il primo tipo di guerra porta all’invasione, alla prevaricazione, all’offesa, alla conquista al dominio, all’imperialismo, alla morte, alle stragi, alla disumanizzazione. Il secondo tipo di guerra porta al dolore, alla disperazione, al sacrificio, all’annientamento, all’insonnia, al livore, alla fame, alla vendetta, alla prostrazione, alla morte, alle stragi, alla disumanizzazione. Io, se dovessi scegliere, tra i due tipi di guerra non sceglierei neanche uno dei due. La Costituzione italiana, quella che è nata dopo una guerra tremenda e universale, ha scelto di vivere in pace, di non fare mai guerre di primo tipo e di fare solo guerre di difesa.

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    1. Commento che mi chiarisce le idee e che condivido. Incredibile, ma purtroppo vero che parliamo di guerra/e, pregando per la Pace. Grazie amico, mi sento in sintonia con te. Proficuo pomeriggio 👍🍀

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  4. La guerra non porta vincitori. Questa è incomprensibile.per noi che siamo sempre vissuti nela.pace
    Stamattina ci siamo collegati con una coppia di anziani ebrei ex deportati che hanno portato la loro testimonianza ai ragazzi delle nostre terze. Due ore di racconto e dialogo che spero lascino una traccia profonda nei nostri ragazzi. Alla domanda “come vi siete sentiti tra gli italiani quando siete tornati dopo la guerra?” la risposta è stata “normali, noi siamo italiani e anche gli altri compagni di classe erano come noi: chi aveva perso famigliari, chi aveva avuto la casa distrutta, chi era sfuggito a bombardamenti, tutti si sentivano uguali” … dalla guerra si esce con dolore, distruzione interiore, … non ci sono vincitori. Le guerre non dovrebbero esistere. Grande testimonianza quella di oggi.

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    1. Bene, grazie alla testimonianza della coppia di ex deportati. Bellissimo il loro rifarsi alla normalità, dopo tante sofferenze. Infatti credo che la ‘normalità’ non venga da sola e sia la ricompensa di un lungo lavoro su di sé. Complimenti anche a te che hai scelto l’intervento giusto per i ragazzi. Sperando…che i germogli diventino fiori! 🌻

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