Alzata presto, esco in giardino per la mia solita ricognizione, a caccia di fiori che ormai scarseggiano. Mi dovrò concentrare sui frutti. Ancora un po’ assonnata, butto gli occhi al cielo e mi colpisce lui: l’astro d’oro appena uscito dalle nuvole, uno spettacolo! Corro a pigliare la fotocamera e scatto, per cogliere l’attimo perché dopo qualche secondo la scena cambia. Sono sola e non ho la possibilità al momento, di condividere la meraviglia. Mi viene spontaneo pensare al Cantico delle Creature o di Frate Sole del poverello di Assisi, autore della famosa lode, nella quale dice: “Laudato sie mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, Altissimo, porta significazione.” Non so cosa mi riservi la giornata, ma confesso che la partenza di dà la carica giusta per affrontare l’incognita di ciò che sarà.