Il primo pomodoro

L’attenzione riservata ai fiori, stamattina è stata catturata dal primo pomodoro, giunto a maturazione in vaso, sotto il portico, praticamente a metro zero: una gioia per gli occhi, che non deluderà il palato. Per un riflusso letterario ripenso alla vivace Ode al pomodoro di Pablo Neruda e alle “rosse viscere, freschi soli” del focoso ortaggio, esibite in un invitante spot pubblicitario. Giorni fa ho espresso ammirazione per chi si fa l’orto, ha la pazienza e la costanza di seguirlo. Ammetto di essere una principiante in questo ambito e mi accontento di fare piccoli esperimenti. La soddisfazione di mangiare un prodotto, frutto delle proprie cure è già un’ottima cosa. Ma ritengo maggiore, almeno per me, il benessere derivante dal progetto di coltivarlo, che implica pazienza, controllo, attenzione: una palestra mentale! È così bello e invitante il mio “Cuor di Bue” che già lo vedo accompagnarsi ad una lattea mozzarella. Ma prima lo immortalo con un click, per la gioia imperitura degli occhi!

2 pensieri riguardo “Il primo pomodoro”

  1. Complimenti, fiori che abbelliscono il tuo giardino, frutti per le squisite marmellate che dispensi con generosità, adesso anche verdura a km.zero 👏🏻👏🏻👏🏻Sei piena di risorse. Ciao cara

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