Il libro, un passatempo e una terapia

Ieri 23 aprile era la Giornata Mondiale del Libro: lo sapevo ma avevo già scritto il post, pertanto recupero oggi il tema della giornata di ieri, IL LIBRO che per me è un passatempo e una terapia. Ho finito di leggere il ponderoso romanzo La Portalettere, di Francesca Giannone, ambientato in Salento tra gli Anni Trenta e Cinquanta, una saga familiare con intreccio di sentimenti e situazioni dove emerge la figura controcorrente di Anna che porta una ventata di novità in un ambiente patriarcale. Di oltre 400 pagine, non ne avrei affrontato la lettura, se non fossi stata costretta dalla situazione emergenziale sanitaria…a stare ferma. Non male nel complesso, ma preferisco opere più snelle. Visto che scrivo anch’io, coi miei romanzi mi fermo a ridosso delle 200 pagine, per non stancarmi e non stancare. Ovviamente, ogni autore si regola come crede, c’è posto per tutti. Adesso un po’ di cronaca privata legata al mio romanzo Passato Prossimo che sarà presente al Salone Internazionale del Libro di Torino, dal 9 al 13 maggio prossimi, Padiglione 2, Stand F 103. Farà le mie veci la gentile Elisa Simeoni, una delle sei ‘dita rosate’ del blog verbanostra che ringrazio fin da ora. Come d’accordo, Manuel è venuto a darmi una mano per impacchettare le trenta copie, stampare i dati da fissare sullo scatolone, portarlo in posta per la spedizione. Sembra tutto liscio, ma qualche intoppo ha reso indimenticabile l’impresa: non trovavo le cartoline promozionali da inserire nei libri, ho ricevuto nel mentre una telefonata fuori luogo, l’ufficio postale era chiusa in onore di San Giorgio, il santo patrono. Così il buon Manuel ha cercato un altro ufficio per imbarcare, pardon spedire le mie creature letterarie in viaggio per altri lidi. Incrocio le dita. Comunque vada, ho onorato la Giornata Mondiale del Libro con il contributo della mia opera.

6 pensieri riguardo “Il libro, un passatempo e una terapia”

  1. Quando si è piccoli si pensa che i libri siano un noioso passatempo.

    Crescendo si capisce che possono essere preziosi perché ci aiutano ad acquisire nuove conoscenze, ci fanno capire e vedere con altri occhi un mondo incredibile e fantastico, tutto nostro.

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    1. Assolutamente sì, benestare concesso: se non mi raccontavi la storia della tua famiglia…il racconto non si sarebbe ampliato. Senza pensare alle testimonianze finali, compresa la tua che animano il resto. Stamattina ne ho donato una copia a Federico, indicandogli la tua presenza. Grazie ancora, sereno pomeriggio! 💕

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