Cedro e Giornata Mondiale della Terra

Leggo il racconto di Mariachiara Ferraro ‘Ode al Cedro’. Finalista XI concorso ‘Il Corto letterario e l’illustrazione’, una dichiarazione d’amore per una pianta longeva venuta da lontano. Ne sapevo qualcosa, grazie alle informazioni della collega che mi aveva supportato prima della pandemia durante la presentazione del mio romanzo Passato Prossimo che ha in copertina il Cedro in prossimità della Chiesetta di Santa Lucia, vicino casa. In questi giorni il romanzo mi ritorna tra le mani, perché partecipa al Salone del Libro di Torino dal 9 al 13 maggio, nella sezione del self publishing, padiglione 2, stand F 103: la copertina con la mitica pianta ritorna protagonista. La bibbia cita spesso il Cedro (del Libano) come esempio di forza e longevità, dato che può vivere fino a 2000 anni. Simbolo di alleanza per gli ebrei che custodiscono gelosamente la pianta, in quanto vicina a Dio per la sua altezza, le imponenti e forti fronde, per il fusto che si innalza verso il cielo. Molto esteso migliaia di anni fa lungo i pendii del Vicino Oriente, oggi nella zona di origine ne sopravvivono solo poche centinaia di esemplari. Tra l’altro oggi è la Giornata Mondiale della Terra di cui l’albero è un simbolo, meglio se ultracentenario come il Cedro. Tornando alla copertina del mio romanzo, la foto è mia, scattata di mattina presto, un giovedì che era il mio giorno libero dall’insegnamento. Allora confondevo il Pino con il Cedro che comunque appartiene alla famiglia delle Pinaceae, ma ha aghi e radici differenti. Sotto forma di infuso può essere usato come medicinale. I frutti sono le pigne. A me colpisce la sua imponenza e, ovviamente la longevità. Mi conforta sapere che ci sono altri esemplari in zona che andrò a salutare, appena mi sarò rimessa in piedi. Intanto, auguri alla Madre Terra!

11 pensieri riguardo “Cedro e Giornata Mondiale della Terra”

  1. Quando verrai a Valdo andremo al parco della Villa dei cedri.Faremmo un bagno di benessere con inevitabile puntata alla pasticceria gelateria di fronte.Pregustiamo,ciao

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  2. Oggi, giornata mondiale della Terra, pianeta oggi fragile, sofferente soffocato dall’inquinamento ha bisogno di respirare.

    Quest’anno l’obiettivo è l’eliminazione della plastica e promuovere tecnologie innovative perché importante è la tutela dell’ambiente.

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  3. La salvaguardia della nostra madre terra, è l’unico modo che ci rimane per cercare di rimediare a tutti gli errori che abbiamo fatto!!! Mi ricordo ancora da bambino la maestra che ci spiegava del valore della terra, dell’equilibrio della natura, siamo quasi 8 miliardi di persone una cosa spaventosa e il papa continua a dire che bisogna fare figli, veramente non capisco!!! Continua imperturbante, la produzione di plastica dicono che per il 2040 dobbiamo fermarci, altrimenti ci sarà più plastica nel mare che pesci, la plastica rappresenta un problema ambientale esteso legato anche lei. All’inquinamento all’aumento di rifiuti e delle conseguenze della sua dispersione nell’ambiente,… Le microplastiche che sono dei frammenti piccolissimi le stiamo già mangiando… Non è una cosa da poco perché è il contributo all’infiammazione al deterioramento cellulare. Addirittura alla disfunzione immunitaria non ci difendiamo più dalle malattie e neurotossicità e tossicità. Riproduttiva è una cosa pazzesca… Dobbiamo tutti tutti a prescindere dall’etnia dal genere, se siamo ricchi o poveri o in che parte del mondo. Viviamo abbiamo il diritto e il dovere di mantenere sano e equilibrato e sostenibile. Questo mondo questa terra che è la nostra madre. Altrimenti facciamo alla fine del gatto… Ivano

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  4. il cedro è un albero magnifico che con la sua presenza imponente e il suo profumo inconfondibile ispira rispetto e ammirazione un piccolo pensiero a lui dedicato:             .  Sotto burro d’el Mediterraneo, tra le rocce e il mare, sorge fiero il cedro, con rami che sfidano il vento e il tempo, vorrei essere come lui in questo momento.

    la sua scorza rugosa, ricca di storia, custodisce un cuore d’oro, un tesoro di gloria. Il suo profumo, un invito a viaggi lontani, un richiamo alle terre dei nostri avi.

    il cedro maestoso, in silenzio sta, testimone di epoche che vanno e che verranno qua, un guardiano gentile, dalla forza tranquilla, che nel cielo della vita, paziente si annida.

    e in ogni suo frutto, un mondo si cela, di sapori e di aromi, una natura così bella. Il cedro, regalo della nostra madre terra alla vita, ci insegna che ogni esistenza è infinita… Ivano

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