Domenica uggiosa. Per tirarmi su preparo i muffin con mandorle e carote, che almeno mi profumano l’ambiente. Poi ne porto un presente a Lucia, che mi illuminerà sul festival di Sanremo, argomento sul quale non sono competente. Ho seguito in parte le serate, godendo il calore della stufa più che le canzoni. Nel complesso non mi è dispiaciuto: ritengo la conduzione di Amadeus da gentiluomo, opportuna la scelta di donare il bouquet di fiori anche ai cantanti maschi, gradevoli alcune interpretazioni, discutibili altre performance. Ho votato le canzoni interpretate da Giusi Ferreri, Miele e Massimo Ranieri, Lettera di là dal mare, che ha avuto il premio della Critica. Verso le 23 mi sono addormentata, perciò mi fermo qui; cedo la parola, se crede a Lucia, che ama cantare ed in ambito musicale è più esperta di me. Per deformazione professionale, mi attrae di più la carta stampata e a pag.35 del quotidiano la tribuna, che leggo al bar, trovo ciò che fa per me: Scrivere un tema vuol dire pensare e coltivare la creatività che è in noi. Autore dell’articolo Paolo Malaguti che dice la sua riguardo la protesta degli studenti, prossimi maturandi, contro la reintroduzione della prova scritta di Italiano, più un’altra legata al corso di studi. È chiara la posizione favorevole dell’estensore del pezzo che, guarda caso è docente di Lettere e affermato scrittore. Condivido il suo punto di vista e l’affermazione che la scrittura creativa è la grande esclusa dalla scuola italiana. Come Malaguti, io sono stata insegnante di Lettere e scrivo per passione. Può essere che sia nata con l’attitudine a scrivere, ma mi sono esercitata parecchio. Riconosco di avere avuto due eccellenti guide: il maestro di quinta elementare Enrico Cunial che mi ha, per così dire scoperta e il mio professore di Liceo Armando Contro che mi ha coltivata. Al primo dedico l’opera in elaborazione, Dove i germogli diventano fiori; al secondo ho dedicato Il Faro e la Luce. Adesso cammino con le mie gambe, più opportuno sarebbe dire dita. Il mio investimento scolastico è andato a buon fine. Quando scrivo mi libero e sono quasi felice. Anzi, senza quasi.
Coltivare le proprie passioni è questo il segreto per vivere bene !!! Per quanto riguarda il Festival di Sanremo ,mi definisco una cultrice della Kermesse canora. Ho seguito l’ ultima serata fino a notte fonda e alla fine sono rimasta soddisfatta del podio ,tanto da canticchiare già la canzone vincitrice: Brividi .Un plauso pure a Ranierie alla Zanicchi .Nel complesso un bel Festival!!! Ciao e buona musica a tutti!!!!
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Brava Lucia, dici a chiare lettere ciò che pensi. Sapevo che avresti visto tutto il festival, perché ami la musica e canti pure bene! Devo ancora abituarmi a Brividi, che comunque è un bel titolo. Mi documenterò sul resto che non ho visto. Confermo la mia preferenza per il brano cantato da Massimo Ranieri che è un interprete eccezionale. Invidiabile anche la grinta e la maestria della Zanicchi. Buon seguito di giornata, riguardati! 🧡
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Sono contenta che abbia vinto Brividi di Mahamud e Blanco.Non ho seguito il festival,ma curiosato di qua e di là. Brave creatrici ed esecutrici tutte noi.Buona serata
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La parola creatività mi piace molto e mi lusinga essere una creatrice, in buona compagnia. Grazie di far parte del mio gruppo speciale, che mi fa compagnia anche di domenica. Buona serata altrettanto! 👋
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