Penultimo sabato di settembre, primo pomeriggio. Il paese sembra in letargo, del resto è il momento della siesta, anche per me che riservo mezza mattina per la cura dei capelli. Stamattina qualcuno segava legna nel campo vicino casa, ieri un camioncino ha scaricato legna dal vicino…io sono a posto perché ho bella impilata quella avanzata lo scorso inverno, che tra un paio di mesi nutrirà la mia stufa di maiolica, mentre mi gusterò i programmi della sera. Infatti preferisco il riscaldamento col termosifone, integrato dalla stufa a legna solo la sera. Caspita, mentre scrivo mi sono già proiettata in avanti, ma c’è tempo per la stagione fredda, sono ancora vestita estiva e nelle ore centrali mi godo i benefici della stagione avanzante, di cui ho scritto ieri. Anzi, per non ripetermi, trascrivo la poesia A PASSI FELPATI che ho buttato giù un paio di giorni fa, che sottopongo al vaglio dei lettori, senza obbligo di valutazione. Se però viene, grazie anticipate: la considero una specie di vendemmia verbale, per restare in tema con le attività stagionali. A passi felpati/avanza/l’autunno/disseminando/abbondanza/di tracce colorate./L’uva fragola/inonda/la pergola nera/di profumo invitante./Il melograno/si arrossa/come le guance/di un bimbo felice./Sulla tamerice/si adagia/la rugiada trasparente/mentre l’astro nascente/annuncia/che ci viene consegnato/un altro giorno/da colorare.//
Bella la poesia , colorata di vita !
L’autunno mi induce a un po’ di tristezza , preferisco l’estate ! Ma rileggerò volentieri la tua poesia per spronarmi a colorare ogni nuovo giorno donato.
Grazie Ada , a presto . Buon autunno!
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Che cara, Paola! Mi fa piacere che le mie parole aiutino, come anche i tuoi complimenti! È uno scambio… democratico! Grazie di dire la tua, ben gradita! Buon pomeriggio, arrivederci! 💞
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