Quando ero docente di Lettere, qualche anno fa, gli studenti delle terze medie erano coinvolti nelle vicende belliche legate alla Grande Guerra, argomento d’esame. Con il concorso dei ragazzi, su proposta degli Alpini era stato anche realizzato un fascicolo, intitolato IL MILITE… NON PIÙ IGNOTO, per rendere omaggio ai caduti sul territorio, per lo più giovanissimi. L’attività si era conclusa in primavera con una visita didattica al Bosco delle Penne Mozze, a Cison di Valmarino, sempre con il prezioso supporto degli Alpini, esperienza positiva che ricordo volentieri. Quest’anno, per ragioni comprensibili, la cerimonia è stata anticipata al primo Novembre e si è svolta in forma ristretta, con omaggio al Monumento ai Caduti, che comunque rimane “A eterna memoria e monito per le future generazioni”, come afferma il vice sindaco Giampietro Mazzarolo. Oggi è la Giornata delle Forze Armate, che mi suggerisce qualche riflessione a favore di tutte le professioni esercitate in prima linea, talora sottostimate. Penso alle vittime cadute in servizio, ai casi di cronaca nera, alle divise macchiate dal sangue e talvolta pure dallo scherno… e mi taccio per riguardo ai caduti, trattenendo il risentimento verso gli ingrati. Conto sulla maggioranza delle persone perbene, meno vistose e socialmente rispettose. Personalmente mi sento rassicurata dalla presenza delle Forze dell’Ordine sul territorio, si tratti di Carabinieri, Polizia o altri Rappresentanti dello Stato, di cui spero di non avere bisogno. Ma sapere che ci sono, alimenta la mia gratitudine e ravviva la mia dimensione civica.
4 novembre: festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Celebriamo oggi, uniti, una data tra le più memorabili della nostra storia; una data che ci ricorda la prova durissima sostenuta dal nostro Popolo per coronare l’opera del Risorgimento ricongiungendo alla Patria le altre terre italiane e per sempre sigillando, con il sangue di oltre seicentomila Caduti, l’indipendenza e l’unità del Paese. (Sandro Pertini)
Nel giorno dell’Unità Nazionale tutto il popolo italiano si stringe con riconoscenza attorno alle Forze Armate. La loro storia, costellata da tanti episodi di eroismo, prosegue fino ai giorni nostri nel solco delle più nobili tradizioni e sono proiettate nel futuro con i medesimi caratteri: dedizione, altruismo e passione. (Sergio Mattarella)
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Bello, bellissimo aver fatto parlare il saldo Pertini e averlo congiunto al robusto Mattarella!
Si capisce bene da che parte stai: dalla parte dell’onesto cittadino! Complimenti, buon pomeriggio
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Penso che anche tu abbia detto tutto e nel migliore dei modi. Condivido pienamente.
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Sei generoso e prezioso per la mia autostima: grazie di cuore 💙
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Cara Ada, ricordo il 4 novembre da alunna delle scuole medie ,quando si festeggiava con la S.Messa e poi con la processione fino al monumento ai caduti in piazza ,per poi deponere la corona di alloro in memoria dei tanti caduti per la patria .Alla fine della cerimonia poi si cantava con il prof.Magnabosco che ci accompagnava con l’ armonio : Il Piave mormorava.Che ricordi Ada,io ero orgogliosa di rendere omaggio ai tanti caduti ,peccato che quest” anno la cerimonia sia passata in sordina per i motivi noti ……
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Però il ricordo permane e alimenta la memoria e l’omaggio doveroso a tante vittime che si sono spese per la nostra convivenza pacifica… grazie Lucia! 💛
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