– Scarseggiano i fiori e avanzano i frutti. È il caso delle mele. In un angolo del giardino, posizionato a sud ho un piccolo albero strapieno di mele verdi che stanno acquistando colore. Varietà antica, croccanti al morso, ottime per fare strudel e confetture. Mi piace osservarle così aggruppate come appaiono nel momento che le fotografo, quasi una metafora del detto “l’unione fa la forza”. Molte sono cadute, per un eccesso di produzione e andranno a fare la gioia di Edna, una capretta di mia conoscenza. Per quanto riguarda il gusto, al momento preferisco centrifugarle insieme con le carote, oppure grattugiarle. Col cambio di stagione, trionferanno nella classica torta di mele. Per adesso, a pezzettini nell’impasto per fare i muffin sono… la ciliegina sulla torta! Ho cercato qualche informazione sul significato simbolico di questo frutto, che ne ha molti: la mela è conoscenza, religione, tentazione e seduzione. Simbolo della perfezione, per via della sua forma rotondeggiante e della bellezza. Mi sovvengono alla mente la fiaba di Cenerentola con la mela avvelenata e la guerra di Troia scatenata dal risultato del concorso di bellezza scritto su una mela. Per non parlare del peccato di Eva e di altre applicazioni di questo frutto anche in ambito tecnologico. Ma non voglio fare pubblicità a un’azienda arcinota (se mai al suo compianto fondatore). Oggi intendo rimanere in ambito privato e dare visibilità semplicemente alle mie mele, per il piacere degli occhi, del palato e della mente. –