Il 17 febbraio è la Festa Nazionale del Gatto, nata nel 1990 e celebrata in vari paesi, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’adozione dei gatti, animali tra i più diffusi al mondo, tanto che se ne contano 650 milioni circa tra randagi e di appartamento. In Italia superano i 7,5 milioni. La patrona dei gatti è Santa Gertrude di Nivelles, monaca benedettina del VII secolo che amava molto questi animali abili cacciatori di topi, ai tempi portatori di gravi infezioni, contro le quali veniva spesso invocata. Da gattofila qual sono, tratto volentieri questo argomento. La mia vita è andata di pari passo con quella dei felini che si sono alternati per casa, anche le prime foto in bianco e nero mi ritraggono mentre tiro la coda a un gattino: c’è stato subito un feeling, cresciuto nel tempo. Loro, gli amici a quattro zampe hanno accompagnato tutti i momenti salienti della mia vita e a loro va la mia gratitudine. Briciola, Sky, Puma, Micia… gli ultimi di una lunga schiera cui ho dedicato giustamente delle poesie. Come hanno fatto i poeti Umberto Saba, Charles Baudelaire e altri che consideravo a scuola quando insegnavo. Cosa ammiro nel gatto? Soprattutto lo spirito d’indipendenza, il voler essere libero. Poi l’eleganza e le movenze, l’elasticità e la pulizia, lo sguardo magnetico e il pelo morbido…una somma di qualità che protegge con denti e artigli quando serve perché, non dimentichiamolo, trattasi di un felino, una fiera in miniatura apprezzata anche da Leonardo Da Vinci che diceva: Il felino più piccolo è un capolavoro. Cercando nell’Aforismario, mi piace anche la frase di Fernand Méry: Dio ha creato il gatto per dare all’uomo il piacere di accarezzare la tigre, il che equivale a una terapia, considerato ciò che ne pensava Sigmund Freud: Il tempo trascorso con i gatti non è mai sprecato. Gli Egizi lo avevano elevato a divinità, ma durante il Medio Evo è stato visto come incarnazione del maligno. Una storia lunga e travagliata, che tuttora annovera denigratori e persecutori. Ma non la sottoscritta che tra le sue frequentazioni ha molte persone amanti dei gatti. Ringrazio entrambi, per essere un sostegno affettuoso delle mie giornate.
Gli uomini si affezionano ai gatti per diversi motivi.
Sicuramente sono degli animali speciali, da ragazzo nella casa contadina di sicuro c’erano una diecina, tutti autonomi, erano abituati a vivere con noi come parte della numerosa famiglia, evitavano noi bambini ma dormivano al nostro fianco o tranquillamente sotto al portico. Tutti avevano rispetto era ritenuto il nostro collaboratore famigliare, anche se non venivano mai in cucina se non quando diventavano un pò vecchi, forse perchè non avevano più la forza d’andare a caccia e preferivano mangiare quello che capitava.
I gatti sono spesso visti come animali affettuosi, intelligenti e indipendenti. Essendo creature solitarie, hanno bisogno di un po’ di amore e di attenzioni per sentirsi a loro agio. Hanno anche un grande senso della lealtà, quindi possono instaurare un forte legame con il loro proprietario. Inoltre, i gatti sono anche molto divertenti da osservare e possono essere una grande fonte di compagnia.
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Condivido tutto quello che dici: sono animali affettuosi, intelligenti, indipendenti! Per me i più vicini a livello emotivo. Ne ho tre e me li godo…anche se Fiocco mi fa spesso arrabbiare perché si comporta come gli va! Ciao, buon pomeriggio! 😺
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Io non stravedo per i gatti,mi piacciono di più i cani, però mi sono affezionata a Pepe e Fiocco i due gatti di Ada.Sono così morbidi che mi piace accarezzarli quando ne ho l’ occasione .Importante che non mi graffi🐱🐱🐱no.Ciao amanti dei gatti!!!!
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Grazie, Lucia i miei due ex micetti ringraziano! 😺😺
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Gatti pelosi
Gatti pelati
A pelo grigio
E maculati
Non importa l’età
Razza o colore
Tutti i Gatti sono belli
Tutti i Gatti sono amore.
P.s. – mi viene in mente che una volta avevo una ragazza che si chiamava Gatti (di cognome).
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Forte! Testo simpatico…e chiusura strepitosa! 😺
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Un ricordo scolastico. Doveva essere il mio primo anno di insegnamento. Forse non sempre la mia capacità di comunicazione era chiara. Un giorno, in una prima avevo due ore consecutive. Nella prima, matematica. Tema: il triangolo. Ha 3 lati, ha 3 angoli, disegno tre triangoli
diversi, che hanno sempre 3 angoli, 3 lati…insomma, imperversava il 3.
Nell’ora seguente facciamo Scienze. Tema: il gatto. Vi risparmio la descrizione.
C’era in fondo all’aula una ragazzina molto timida e silenziosa. Mi avvicino, le dico: ti piacciono i gatti? Fa cenno di sì. Cerco di farla parlare un po’… ardua impresa. Ma improvvisamente…miracolo! Apre la bocca, si odono delle parole: il gatto ha 3 zampe e la testa triangolare. Questa volta sono io che taccio. Penso che due ore consecutive di lezione vadano programmate diversamente.
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Bellissima lezione e proficua! Grazie di condividerla. Evidentemente quello che avevi detto…ha illuminato la ragazzina che si è espressa, sorprendendoti. Bei ricordi, il gatto è servito, eccome! 😺
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