Chissà cosa direbbe Saffo sulla visita del Papa a Lesbo, in Grecia, dove lei nacque pare nel 630/40 a.C. (morte attestata attorno al 570 a.C.). Doveroso un richiamo di questa poetessa, di provenienza nobile, che aveva tre fratelli e si occupava delle giovani aristocratiche nella sua scuola, dedicata al culto di Afrodite (dea della bellezza) dove insegnava il canto, la danza e a condurre la vita matrimoniale. Molte lezioni erano dedicate alla pratica poetico-musicale. Autrice di otto o nove libri, di cui rimangono circa duecento frammenti è considerata tra i più celebri autori di poesie d’amore. Giacomo Leopardi le dedica una poesia intitolata “Ultimo canto di Saffo” scritta nel 1822. Durante una guerra civile sull’isola, Saffo fu costretta all’esilio in Sicilia, a Siracusa o Akragas, perciò conobbe la triste condizione di migrante, simile a quella degli oltre 4000 profughi bloccati nel campo a Lesbo, definita da Papa Bergoglio “l’isola della vergogna dell’Unione Europea”. Non mi addentro sui motivi che hanno bloccato l’accordo Europa-Turchia, di cui non so quasi nulla e torno da Saffo, che mi aveva suggestionata in periodo liceale. Non mi stupisce che la poetessa, elevata al ruolo di sacerdotessa abbia ispirato successivamente Catullo. Una delle più note liriche di Saffo, in greco antico, è intitolata “Tramontata è la luna”, metafora del declino della giovinezza, che riporto: Tramontata è la luna e le Pleiadi:/a mezzo è la notte:/il tempo trascorre;/e io dormo sola.// A mio parere, riflessione notturna senza tempo…sullo scorrere del tempo…che non va sprecato.
Grazie del post di oggi!! Non conoscevo la poetessa Saffo ma deduco fosse una donna a tutto tondo!!! Ciao e buon pomeriggio uggioso…..👏👏👏👏
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Grazie a te di leggere e di interessarti. Saffo, in definitiva era un’insegnante del passato, con una grande propensione a scrivere poesie. Tradotta da Ungaretti, ha affascinato anche il Foscolo: un cuore pulsante ❤️
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