Il ladro di bambini è il titolo in prima pagina del quotidiano Il manifesto che apre la rassegna stampa in tivù. Si riferisce al mandato d’arresto di Putin, spiccato dalla corte penale internazionale (Cpi) con l’accusa di “deportazione illegale di popolazione (bambini) e di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle zone occupate dell’Ucraina”. Tutti i 123 Paesi del mondo che riconoscono l’istituzione internazionale, compresi i 27 Paesi della Ue (Israele, Cina e India tra i grandi assenti) dovranno arrestare il leader del Cremlino, qualora mettesse piede in una di queste nazioni. Evento alquanto improbabile, a mio dire e comunque da quella parte è arrivato il commento di considerare il provvedimento dell’organismo dell’Aia carta straccia (per la precisione igienica). Il titolo di apertura è comunque di grande effetto e mi riporta alla mente il film ‘Ladri di biciclette’, del 1948, genere drammatico, di Vittorio De Sica di cui mi ricordo vagamente qualcosa. Il film – che prende il titolo dall’omonimo romanzo di Luigi Bartolini – è considerato un classico della storia del cinema ed è ritenuto uno dei massimi capolavori del neorealismo cinematografico italiano. Ebbe un enorme successo. Il titolo della copertina del quotidiano è di sicuro effetto e genera un’enorme tristezza, più appropriato dire angoscia. I dati di Kiev segnalano “Oltre 16mila bambini ucraini deportati in Russia”. Ecco, già la guerra è una tragedia, impensabile nel terzo millennio; pensare a uno sradicamento di minori da condizionare e istruire a piacimento, dopo avergli tolto tutto mi appare insopportabile. Suppongo sia successo altrove, mi viene in mente l’Argentina durante la dittatura, ma che l’ignominia si ripeta è dannatamente sconfortante. Magari il cinema impegnato ci ricaverà degli ottimi film. Tuttavia preferirei che l’argomento fosse oggetto della letteratura fantasy, invece è di drammatica attualità.
Purtroppo!Pensavamo tutto questo fosse il passato:deportazioni, desaparecidos,rieducazione,sostituzione etnica,di lingua e così piangendo.
Si piange ancora,noi con loro.Un saluto a tutti.
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Il tuo intervento è come una preghiera. Voglia il Cielo che smettano le armi e ritorni la Pace! 🙏
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Che orrore deportare i bambini ucraini,non ho parole!!!! Putin come Stalin ,e la storia si ripete……..😪😪😪😪
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Già… una desolante ripetizione di errori! Solo le preghiere si distinguono in mezzo al frastuono delle armi! Ciao Lucia, almeno il tuo nome fa pensare alla luce che speriamo di intravedere in fondo al tunnel! 🍀🙏🧡
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