‘Meno social, più sociale’ è lo slogan con cui il Comune di Silea promuove la campagna volontari. Anzi, lo slogan per esteso è ‘Meno social, più sociale: diventa volontario’ rivolto ai cittadini tra i 18 e i 75 anni. Mi sembra un’ottima idea, da copiare per coinvolgere i cittadini nello svolgere piccole attività di volontariato a scopo di pubblica utilità. Ne sento parlare per tivù e poi cerco la notizia sul web. Riporto le parole dell’Assessore al sociale Francesco Biasin che condivido: Invitiamo i cittadini a riflettere sul fatto che ciascuno di noi è una ricchezza per gli altri e può contribuire alla crescita di una comunità sana, coesa e a misura di tutti. Con iniziative di questo genere si realizza la dimensione civica. Un solo appunto: non escluderei i minori di 18 anni né gli ultra 75enni, se in buona salute. Ho postato ieri l’articolo sull’anzianità e sul valore della creatività coltivata anche in tarda età. Spero che nessun senior si senta escluso e che i minorenni si mettano in fila per dare una mano. La società ideale è una chimera, ma tentare un avvicinamento tra le generazioni sarebbe una bella cosa. Nello slogan è implicita la critica all’abuso dei social, utilizzati per troppo tempo dai giovani anche a causa dell’isolamento imposto dalla pandemia. Ma le relazioni sociali risultano in peggioramento pure per gli adulti, secondo il Rapporto Bes (Benessere equo e sostenibile dell’Istat): gli italiani sono sempre più insoddisfatti. Certo non abbiamo trascorso tempi felici e nemmeno facili, abbiamo la pandemia alle spalle ma la guerra alle porte. L’elenco dei problemi sarebbe lungo e non invidio chi se ne occupa ad alto livello. Però sono convinta che la base della piramide non può girarsi dall’altra parte. Più vantaggioso per tutti darsi una mano, magari sorridendo!
Un peggioramento sociale lo vedo tutti i giorni anche oggi durante la camminata per tenere questo corpo in buone condizioni. Quello che mi rattrista sono le persone che vengono dai paesi dell’est e si capisce che non accettano di integrarsi alla nostra cultura, è un problema continuo, per loro appropriarsi delle cose altrui è normale, ho dovuto comprare due catene alla bici, questa è già la terza le altre due me le hanno rubate. Purtroppo questo porta a una tendenza generale delle condizioni sociali, non mi meraviglio che mio figlio non li accetti anche se non sono d’accordo !
Purtroppo tutto questo includere l’aumento della povertà, della criminalità, della disoccupazione, della mancanza di accesso all’assistenza sanitaria, del declino dell’istruzione e del disagio sociale.
Quelli che hanno comprato appartamento al terzo piano quì da me, sono albanesi, hanno messo impianto riscaldamento con scarico fumi sul fianco della casa e non potevano farlo, antenne tv, non lavorano e girano in BMV e Audi, abbiamo provato a chiudere riscaldamento centralizzato ma ci vuole approvazione tribunale, denunciato tramite avvocato per i mancati pagamenti, di notte c’è sempre andirivieni e non succede niente da tre anni, come si fa a non sentirli diciamo inopportuni per essere buono.
Abbiamo un’Italia portata al fallimento.
Tutto questo peggioramento può anche avere conseguenze sulla salute, sull’ambiente, sulla sicurezza e sulla qualità della vita delle persone.
Voi abitate su in collina ma credo che lentamente arrivano anche da quelle parti
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Avevo risposto…ma forse mi sono addormentata prima di spedire! Riassumo: abito vicino al cimitero e vado d’accordo con i suoi abitanti silenziosi e discreti. Anche da ragazza abitavo in prossimità del cimitero, perciò dico che vado d’amore e d’accordo con i miei vicini! Bando agli scherzi, il mio temperamento felino mi tiene distante dai vicini in carne e ossa. Ho sperimentato anche l’appartamento in condominio, non si stava male ma succedeva trent’anni fa. Ora tutto è più complicato, non ti invidio…certe stranezze sono un pugno allo stomaco. Comunque non subire e se necessita, indignati e protesta ma non a parole bensì mettendo nero su bianco e firmato. Povera Italia e poveri noi! Incrociamo le dita e chissà che torni un po’ di pioggia. E poi il sereno. Ciao e stai bene! 👋
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Mi dispiace Ada ma mettere nero su bianco non serve a niente, lo stiamo facendo da tre anni.
Questi signori mettevano la macchina davanti all’uscio di casa, non si poteva, non lasciava spazio al passaggio, ho messo biglietto sulla porta sulla macchina con la scritta divieto e rispetto ma niente.
Allora cosa è successo !!! si sono bucate tutte le ruote !!!
adesso non la mette più ?
Bisogna fare come fanno loro A CASA NOSTRA E PAZZESCO !!!
Due volte ho chiamati i carabinieri e anche per loro è una cosa che non li riguarda, credo che tra poco faccio come loro mi compro quella con il grilletto
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Spero tanto che qualche giovane sia stimolato nell’ occuparsi del volontariato.Invece di perdere tempo con i social ,sarebbe una bella cosa e ne guadagnerebbe lui come persona e la società intera.👋👋👋
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Che tristezza, Ivano non essere adeguatamente difesi da prevaricazioni e dispetti da chi dovrebbe farlo per lavoro. Non ho consigli da darti, salvo incoraggiarti a non abbassarti al loro livello. E, se possibile cambiare aria/appartamento. Ah, perché non invitare un giornalista oppure segnalare la cosa a un quotidiano tramite una lettera al direttore? Potrebbe funzionare…
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Già fatto sia al Gazzettino, Tribuna e AntennaTre nada de nada dicono in Spagnolo
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Sono d’accordo con te! Confido che la solidarietà emerga!
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Un sorriso, un saluto ogni giorno, una battuta ironica, un apprezzamento… Sono tanti i modi per essere operatori di vicinanza positiva.
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Questa è un’ottima ricetta, da mettere in pratica facilmente: un sorriso, un saluto, una battuta, un apprezzamento…si sente che ti vengono facili! Cara Gigetta, tua mamma come ti ha educato bene (e tu hai appreso altrettanto). Grazie della tua testimonianza, caro amico! 🤝
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