Vita negata

È angosciante sentire parlare pressoché ogni giorno di femminicidio (anche se altre tragedie familiari incombono) e considerare quanto le donne siano in generale esposte a violenza fisica e/o psicologica. Tra i troppi casi di cronaca nera, mi colpisce particolarmente quello capitato a Genova: Clara, 69 anni, è stata accoltellata nel suo negozio di pantofole dal compagno. Dettaglio macabro: si era già pagata il funerale, per non gravare sul padre anziano e il figlio ventenne disabile. Ma quanta angoscia deve aver masticato questa donna che descrivono solare e gentile, per pensare alla propria sepoltura, in maniera tanto preveggente? Da come sono andati i fatti, aveva messo in conto la tragica fine che le è capitata. Ora tutti si chiedono se potesse essere salvata, con o senza denuncia delle angherie che il compagno, dedito al gioco le infliggeva. Forse non voleva danneggiarlo, forse ha sottostimato il male che avrebbe potuto farle… e che le ha fatto, sferrandole un’infinità di coltellate (pare addirittura un centinaio) in negozio, dopo aver fatto uscire una cliente! Chissà cosa ci direbbe lei, col senno di poi. Provo a immaginarlo: donne, non amate troppo perché l’amore è cieco e vi impedisce di riconoscere il male che sa camuffarsi bene. Chiedete aiuto in tempo, perché l’attesa di una risposta efficace può essere lunga. Non sacrificatevi per un uomo che non vi rispetta. Per noi fortunate che potremo onorare l’imminente 8 marzo, il compito di indignarsi difronte ai soprusi e di continuare sulle nostre gambe la lotta per il riconoscimento dei diritti umani, primo fra tutti, quello della Vita.

5 pensieri riguardo “Vita negata”

  1. Che vicenda triste questa, chissà con quanta paura viveva questa donna per arrivare a pagarsi il funerale.Forse nel suo negozio si sentiva sicura, protetta ,a contatto con i suoi clienti non pensava al peggio.Ma purtroppo quel mostro l’ ha uccisa proprio nel posto di lavoro ,nel suo negozio.Ma quanto sangue ancora dovranno versare queste povere donne vittime di chi diceva
    di amarle e invece……

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    1. Già, Lucia, le parole possono anche essere ingannevoli… meglio considerare i fatti. Tra l’altro mi viene in mente la bellissima canzone, interpretata da Mina, Parole Parole Parole… meglio ascoltare i fatti! Buon pomeriggio, grazie della visita!

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      1. Purtroppo i femminicidi sono diventati cronaca quasi quotidiana. Essi prendono origine di volta in volta da motivi diversi: gelosia morbosa, senso di possesso, incapacità di accettare l’abbandono. Questo fenomeno si è accentuato negli ultimi decenni e l’Italia non è neppure in testa nelle statistiche europee. Un fenomeno quindi abbastanza recente anche se la violenza sulle donne è sempre esistita, ma non per questo comprensibile. Sulle pagine dei giornali viene spesso evidenziata l’efferatezza di questi delitti, ma non ho mai letto un articolo di psicologi, psichiatri, sociologi od altri specialisti della mente umana che diano una lettura approfondita e convincente di ciò che accade in queste menti malate, perché non si dovrebbe parlare di “amore malato”, ma di menti malate che spesso danno dei segnali di allarme che però non vengono recepiti se non minimizzati dalle stesse vittime.
        Qualcuno parla di carenza di cultura del rispetto della persona, altri ancora di esasperazione del maschilismo, ma non sono risposte sufficienti. Il problema è grave e per risolverlo non basta una legislazione adeguata, che già esiste, bisogna capire, andare all’origine del male, scandagliare non solo la mente umana, ma anche l’evoluzione della società e come ho accennato questo è compito di psicologi, psichiatri, sociologi, antropologi, per trovare una soluzione efficace al problema bisogna capire da dove esso nasce veramente.

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      2. Intanto bentornato tra i commenti, Piero!
        Anziché amore malato, menti malate: può essere, ma in certi casi premeditati mi sembra riduttivo.
        Di certo è, o dovrebbe essere, materia di studio dei luminari accennati da te, specialisti a loro volta non sempre lucidi (mi si perdoni il gioco di parole)… non per nulla la mente umana è tuttora poco scandagliata. In tempi lontani, pensavo di conseguire la seconda laurea in psicologia… poi ho optato per un ciclo di videocassette che dormono in fondo all’armadio! Resta la curiosità, ma la pratica ha avuto il sopravvento. Rimane la curiosità per l’inconscio, con molto riguardo per il concreto. Ciao, buon pomeriggio!

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  2. Concordo con tutti quanti! Il problema che però vorrei far anche presente é anche il fatto che molte, troppe volte, specie, e la cosa mi addolora dato che é sempre giú di là, nel mezzogiorno, le denunce che vengono fatte sono prese sotto gamba e poi ci si rifanno sempre le stesse domande! É uno dei perenni fardelli dell’Italia dove troppe cose passano cosí, senza le dovute attenzioni.

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